La flash technique nasce nel 2017 da un’intuizione di Phil Manfield, come preparazione all’uso del protocollo EMDR. In breve tempo, i risultati ottenuti con questa tecnica l’hanno resa uno strumento autonomo per l’elaborazione dei traumi, che permette di ottenere ottimi risultati, in tempi molto brevi, senza dover entrare in contatto con le emozioni legate al trauma subito. La flash technique si integra bene con l’uso dell’EMDR, può essere usata prima della fase 3 del protocollo, ma può essere usata anche come tecnica risolutiva, senza dover utilizzare altri strumenti.
La flash technique è particolarmente indicata per tutti quei casi in cui, il ricordo del trauma è talmente doloroso, che il paziente non riesce o non vuole parlarne, perché permette di elaborare il ricordo quasi senza entrarci a contatto, mantenendo l’attenzione su un focus emozionale positivo. Il processo permette di recuperare un ricordo utilizzando la memoria di lavoro implicita e di riconsolidarono nella memoria a lungo termine, grazie all’interferenza del materiale positivo, in modo non disturbante. Durante il lavoro con la flash technique molte volte si ride, si scherza e l’elaborazione procede così velocemente, che ci si stupisce.
I risultati ottenuti sono stabili e duraturi nel tempo: diverse ricerche lo dimostrano.
P. Manfield et all. “L’utilizzo della flash technique con la terapia Emdr: quattro casi clinici” 2017
Wong S. L. “A model for the flash technique based on working memory and neuroscience research “ 2021
P. Manfield , L. Engel, R. Greenwald, D. G. Bullard “Flash Technique in a scalable low-intensity group intervention for covid19 related stress in healthcare providers” 2021